Navigando su Google mi sono ritrovato a curiosare tra le domande che le persone pongono più spesso in merito allo psicologo. Tra queste due hanno attirato la mia attenzione. Ovvero: “quante volte al mese si va dallo psicologo?” e “quante sedute può fare uno psicologo?”.
Una o due volte a settimana? Forse no, sarebbe meglio tre come in palestra. Insomma, quante sedute fare è una domanda che ciascuna persona che contatta uno psicologo si pone. Tuttavia, è necessario definire che la frequenza delle sedute psicologiche dipende da vari fattori, tra questi vi sono: il metodo adottato dal professionista, la problematica da affrontare, il tipo di risultato che si desidera raggiungere, i fattori che hanno portato all’insorgenza del disturbo, la motivazione e le aspettative del paziente.
Quante volte al mese si va dallo psicologo?
In generale non vi è un limite di sedute al mese in cui andare dallo psicologo. Generalmente la media di volte in cui si va dallo psicologo è di una volta a settimana. Tuttavia, la frequenza delle sedute viene concordata dal professionista con il paziente. In base al problema presentato, è possibile aumentare il numero delle sedute a due a settimana. Così come, qualora la problematica sia più latente potrebbe essere sufficiente intraprendere un percorso psicologico con frequenza una volta ogni due settimane, da ridurre in seguito a una volta al mese.
A questo punto sorge un’altra domanda, quanto dura la terapia con lo psicologo? In base al metodo utilizzato dal professionista alcuni tipi di disagi psicologici possono richiedere anche poche sedute ravvicinate, di solito si definiscono dei protocolli d’intervento costituiti da 8-10 sedute. In altri casi però, laddove il disagio psicologico sia più consistente, la durata può estendersi nel tempo (anche fino a 2-3 anni).
Quante sedute può fare uno psicologo?
Non vi è un limite di sedute che uno psicologo può fare. Questo dipende dalla problematica del paziente e dal metodo scelto per affrontarla. Perciò il numero delle sedute verrà stabilito dallo psicologo insieme al paziente.
Le domande che abbiamo affrontato sono decisamente importanti perché possono spingere o limitare una persona nell’intraprendere un percorso psicologico. Non di poco conto è inoltre l’investimento economico, oltre che cognitivo ed emotivo, che il paziente deve fare. Per queste ragioni il mio consiglio è quello di richiedere un primo colloquio con uno psicologo, in modo da definire la propria problematica e comprendere meglio come poter intervenire. Quindi si deciderà insieme al professionista come procedere, il costo, il numero delle sedute al mese e, se possibile, la durata della terapia.
Dott. Davide Bertelloni
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